22.8.08

Il Grande Fannullone


Il Piccolo Grande Demagogo Brunetta rilascia un'intervista da pelle d'oca a Repubblica.

Tanto ci sarebbe da dire, da ragionare, a partire dalle cifre sbandierate dal governo, in contrasto con le statistiche dell'Istat, considerando le quali il numero delle giornate annue di assenza per malattia non avrebbe subito alcuna riduzione, a continuare con l'uso dei media, per proseguire con l'evidente ignoranza da parte del ministro dei compiti delle diverse tipologie di pubblica amministrazione da lui raggruppate nel lemma "fannulloni". La Sgaggio si prende la briga di fare le pulci all'aria fritta del Grande Millantatore. Ma ancora è poco, è nulla.

L'indignazione ci soffoca talmente, che non sappiamo rispondere se non in maniera frammentaria, scomposta. Perché, prima di tutto, la risposta dovrebbe venire dall'opposizione parlamentare. Quale opposizione? Beh, appunto!

Quello di cui non si parla abbastanza è la finalità politica di questa operazione. A che serve mettere in cattiva luce un milione di lavoratori, quindi creare un malcontento nei confronti del governo che potrebbe coinvolgere, considerate le famiglie colpite dai suoi provvedimenti, milioni di italiani?

Secondo me, troviamo un indizio nella frase: "Non capisco perché dobbiamo fare il miglior cachemire, il migliore artigianato, le splendide Ferrari e poi dovremmo rassegnarci ad avere dei servizi essenziali da terzo mondo, come la sicurezza, la sanità. Quale maledizione scontiamo?".

Ancora la vecchia storia trita e ritrita del privato più efficiente del pubblico. E' un mazzata senza precedenti al servizio pubblico. L'esternalizzazione gereralizzata di tutti servizi. Ci raccontano la favola che una scuola privata, una clinica privata, un consulente privato, costino di meno e rendano di più. Ancora qualcuno ci crede? Ancora qualcuno non ha capito che tutto ciò si paga?


17.8.08

Proibito!


Italiani, siamo davvero il Popolo della (mancanza di) Libertà.

Guardate un po' che racconta il quotidiano inglese "The Independent" ai suoi lettori:


Turisti, attenti: se una cosa è divertente, in Italia è proibita per legge

17 agosto 2008
Oltre ai soliti pericoli di scottature ed attacchi di meduse, i vacanzieri si trovano di fronte ad un nuovo tipo di minacce quest'estate, il risultato dell'attacco frontale del governo Berlusconi a ciò che viene chiamata "l'emergenza sicurezza". Ai sindaci della nazione è stata data carta bianca di scrivere leggi indirizzate alle proprie particaolari problematiche di sicurezza. Il risultato è una bufera di norme e regolamenti che minaccia di trasformare il Bel Paese nel più grande stato baby-sitter.

Gli stranieri inconsapevoli rischiano pesanti multe se fanno cose che sono perfettamente legali dappertutto nel mondo eccetto in quella città o paese in cui si trovano. A Genova, per esempio, ora è contro la legge camminare con una bottiglia di vino o di birra in mano. Questo a Roma è okay, ma se ti sdrai sotto un pino o sui gradini di piazza di Spagna per berla, o solo per mangiare un sandwich, il tuo comportamento 'indecoroso' può essere penalizzato. Lo stesso se il tuo snack "al fresco" è seguito da una pennichella.
Rigide regole sono destinate ai frequentatori delle spiagge: ad Olbia i fumatori rischiano 360 euro di multa, mentre in tutta la nazione, il ministro del welfare ha imposto un divieto ai massaggi offerti dagli immigranti, mettendo in guardia contro i possibili effetti pericolosi “dei servizi estetici o terapeutici„ offerti da persone “non in possesso di addestramento o di competenza sufficiente„.

A Eraclea, vicino a Venezia, i genitori devono tenere d'occhio i loro bambini: i castelli di sabbia sono vietati, poiché “ostruiscono il passaggio„ lungo la spiaggia. "Racketball" e altri giochi di palla sono vietati in molte spiagge ed i bagnanti che si tuffano distrattamente possono subire ammende enormi se fuori dalle "aree permesse".
Si mette male in molte città di mare per i vacanzieri che lasciano la spiaggia vestiti solo in boxer o bikini: è contro la legge.

La caccia alle streghe nazionale contro i venditori di false borse firmate è stata rinforzata ad Ostia con l'uso di elicotteri da perlustrazione, che rendono l'esperienza della spiaggia italiana più infernale del solito.

Lontano dall'acqua, le cose non sono più facili. Due persone possono sedersi su una panchina di un parco nella città di Novara, ma se una terza persona si unisce e sono passate le 11 di sera, stanno infrangendo la legge tutti e tre. A Viareggio, le panchine possono contenere quanta gente vi si può stringere dentro, ma se uno di loro vi mette i piedi sopra esso rischia una multa. Spargi briciole di pane ai piccioni nella città di Lucca e potresti ritrovarti centinaia di euro più povero.

Azioni contro l'accattonaggio sono state intraprese da molte città - tra cui Assisi, patria di San Francesco, che cominciò la vita religiosa come mendicante. Nella romantica città di Verona, si è portata la tendenza alla sua logica conclusione, pretendendo di confiscare i proventi dell'accattonaggio. Ed a Firenze è illegale pulire i parabrezza delle automobili ferme ai semafori.

Il governo di Silvio Berlusconi sarà pure il primo al mondo ad aver introdotto un "ministro della semplificazione", con il compito d'identificare ed abolire leggi ridondanti, ma nell'interesse di una maggior democrazia e sicurezza a livello locale il suo ministro dell'interno, Roberto Maroni, ha permesso che mille fiori legali fiorissero.

La gran parte di questi probabilmente non saranno fatti mai rispettare, ma sarà una magra consolazione per il turista che dando da mangiare ai piccioni ha dovuto includere nella sua vacanza una salata ammenda. (Peter Popham)

Update 23/8/08

Stupore, in Francia, per gli effetti del decreto Maroni e per il silenzio del Partito democratico

16.8.08

L'esercito dichiara guerra al kebab

da L'Arena - IL GIORNALE DI VERONA
14 Agosto 2008 cronaca Pagina 9

ORDINANZE. Una pattuglia mista di esercito e carabinieri è intervenuta per allontanare un uomo in piazza Corrubio


Il panino è di troppo
I soldati lo gettano via


L'esercito dichiara guerra al kebab. Il panino, e il suo sfortunato possessore, sono stati colti in flagranza di ordinanza a San Zeno, nei giardinetti di piazza Corrubio. Ma se l'uomo se l'è cavata solo con una reprimenda da parte delle pattuglie miste esercito-carabinieri, il kebab ha concluso i suoi giorni in anticipo in un cestino dell'immondizia, accanto alla bottiglia di birra semivuota che il suo possessore teneva nell'altra mano.
Uomo e panino sono finiti nel mirino della ronda voluta dal ministro Maroni incaricata di garantire una migliore sicurezza in quei luoghi della città che potrebbero essere a rischio. Sono stati accusati di disturbare il decoro dei poco decorativi giardini e quindi, entrambi, sono stati allontanati sotto gli occhi di alcuni testimoni. L'unica colpa dell'uomo, uno straniero forse nordafricano, è stata quella di assopirsi al fresco dei giardini con il kebab in una mano e la birra nell'altra. «Non un grande spettacolo, d'accordo», racconta uno dei presenti, «ma no n faceva nulla di male. Secondo me non era neppure ubriaco».
Ma tant'è, all'inflessibile pattuglia mista appiedata il potenziale pericolo non è sfuggito. «Si sono avvicinati e lo hanno costretto ad alzarsi e ad allontanarsi. E fin lì lo possiamo anche capire. A me l'esercito in città non piace, però sono favorevole alle iniziative del sindaco per migliorare la sicurezza». Quello che non è piaciuto tanto, ai testimoni presenti, è stata l'insistenza dei militari che hanno costretto l'uomo a gettare il panino, seguito dalla birra, nel cestino: «Che bisogno c'era? Lo stava mangiando, era roba sua. Se non volevano che mangiasse lì, potevano dirgli di spostarsi. Passi per la birra, se temevano che fosse ubriaco. Ma perché fargli buttar via il panino? Sembrava più un gesto di disprezzo che un'esigenza di sicurezza».
Cose che accadono là, a due passi da dove il vescovo moro aiutava i veronesi poveri e dove oggi si conclude la sfilata del carnevale più antico d'Italia.
Purtroppo, stavolta, non si è trattato di uno scherzo.




14.8.08

Venuto a galla

Cast up
the heart flops over

gasping "Love"


a foolish fish which tries to draw
its breath from flesh of air

And no one there to hear his death
among the sad bushes
where the world rushes by
in a blather or asphalt and delay


Venuto a galla
il cuore sussulta
boccheggiando "Amore"

uno sciocco pesce che tenta di tirare
il respiro dalla linfa del cielo

E nessuno là a udire la sua morte
tra le tristi boscaglie
dove il mondo passa in fretta
in una chiacchiera vana d'asfalto e di ritardi

Lawrence Ferlighetti, da "A Coney Island of the Mind" (1958), traduzione di Romano Giachetti (Guanda, 1997)

Il razzista non va mai in vacanza

(Milano, 10 agosto 2008) Ronde di razzisti, in questi giorni d'agosto mentre l'Italia – spesso anche quella dei Diritti Umani – è in vacanza, percorrono i quartieri di Milano, alla ricerca di insediamenti Rom. Gli episodi di intolleranza si susseguono, contro bambini, donne incinte, vecchi e malati, indistintamente. (...)
Ieri [9 agosto] una piccola comunità di famiglie Rom romene, circa quaranta persone, fra cui numerosi bambini e alcuni uomini e donne sofferenti di gravi patologie oncologiche e cardiache, è stata sgomberata dal sito in via Console Marcello, dove qualche mese fa aveva costruito una decina baracche con materiali di fortuna, per dare un riparo a malati, minori, donne e uomini in gravi condizioni di salute e povertà. “Lo sgombero si è svolto secondo il solito rituale, tutto italiano, della brutalità e della violazione di ogni diritto umano e civile” commentano gli esponenti di EveryOne.
Riecheggiano ancora, nelle nostre orecchie, le parole pronunciate qualche mese fa da un poliziotto milanese: 'Non ce la faccio più. Cambio lavoro. Ho scelto questa vita per proteggere i deboli e gli innocenti, non per far loro del male. Quando vado a dormire, la notte, non riesco a dimenticare gli occhi di quei bambini, di quelle donne e di quegli uomini disperati, la cui unica colpa è di essere scuri di pelle e poveri'. Abbiamo perso le tracce dei quaranta Rom sgomberati da via Console Marcello e lanciamo un appello a chi si imbatta in loro: dobbiamo aiutarli. Fra di loro vi sono malati in condizioni tragiche, bambini denutriti e situazioni di indigenza cui bisogna porre rimedio con la massima urgenza, pena la perdita di vite umane; se vi imbattete in loro, chiedete ai capifamiglia di
mettersi subito in contatto con il Gruppo EveryOne al numero di telefono 334 8429527”. Intanto, sempre ieri e sempre a Milano, in via Marco Bruto, l'ennesimo rogo di questa estate ha colpito un insediamento Rom, distruggendo baracche e una roulotte.

Gruppo EveryOne

13.8.08

Fronte di guerra

(...) Intravedo la prima linea del fronte di guerra: costeggia i confini della Grande Madre Russia: Bielorussia, Georgia, Ucraina, Armenia, Azerbaijan. Rivoluzioni Arancioni contro il nazional-bolscevismo di Putin. Qui la NATO vuole creare le sue basi avanzate. Qui passano le pipelines che portano energia all'Europa. (...)

La frase qui sopra (profetica?) è tratta da un lungo articolo di Sbancor dello scorso 9 aprile.
Siete curiosi? Il testo completo è qui

Qualcuno si rivolta nella tomba...

12.8.08

Ossetia del Sud

"Qual è la differenza con il Kosovo?
Una sola: la Serbia era un prossimo suddito riottoso e doveva essere punita.
La Georgia è invece un vassallo fedele e doveva essere premiata. "


Un'analisi di Giulietto Chiesa su Megachip. La condivido completamente.

Io non dimentico

Partono gli emigranti
........
Addio alla mia terra, addio alla mia casa,
addio a tutto quello che lascio quaggiù;
o tornerò presto, o non tornerò mai,
soltanto il ricordo io porto con me.
........
Non piangere oi bella, non so quanto tempo
io devo restare a sudare quaggiù;
le notti son lunghe, non passano mai
e non posso mai averti per me.
Soltanto fatica, violenza e razzismo
ma questa miseria più forza ci dà ;
e cresce la rabbia, e cresce la voglia la
voglia di avere il mondo per me.
(Alfredo Bandelli, 1974)

7.8.08

Creatività

Stimolati dalle parole del ministro S-Maroni, i sindaci si spremono le meningi (o ciò che utilizzano al posto delle stesse) per trovare qualcosa di veramente originale che ottenga il plauso governativo.
Gianni Alemanno, sindaco di Roma, che dal momento della sua elezione ha solo smontato sistematicamente ciò che aveva costruito il suo predecessore Veltroni (ci piacesse o meno), se n'è uscito con un:

"Vietato rovistare dentro i cassonetti"

Un vero colpo di genio!

Noi rispondiamo con questo splendido progetto FREEGAN. Tié!


La rivolta delle cose




6.8.08

...per piccina che tu sia...


Quest'immagine rappresenta villa San Martino ad Arcore, residenza principale del nostro Presidente del Consiglio S. B.

Traggo da un articolo del Sunday Times, versione domenicale del quotidiano The Times:
"Possiede alcune ville in giro per l'Italia per non menzionare le abitazioni alle Bermuda e ai Caraibi ma nulla può fermare la fame di spazio vitale di Silvio Berlusconi, il miliardario primo ministro italiano. Il suo prossimo progetto di allargamento prevede di raddoppiare le dimensioni di Villa San Martino, il suo palazzo di Arcore, fuori Milano; la relativa concessione edilizia è stata fornita con controversa alacrità da un'amministrazione locale dominata dal suo partito politico.
(...) In un angolo [del parco di 50 acri] , Berlusconi (71 anni) ha già costruito un mausoleo in marmo rosa per sé, la sua famiglia e alcuni fedeli amici. Ora, apparentemente, vuole trasformare parecchie fattorie in "ville satellite" per sistemare figli e nipoti in visita. (...) Da quando il partito di Berlusconi è andato al potere ad Arcore, comunque, le dimensioni dell'espansione sono triplicate."

Ma questo è niente. Tra qualche giorno metterò le foto di casa mia!
Ciao a tutt*! Buona estate! Pensate alle vacanze, sempre che abbiate i soldi per andarci...

Militari per la sicurezza. Sul lavoro

I numeri degli incidenti sul lavoro sono quelli di una guerra. Mandiamo i militari ad una vera missione di pace

5/8/2008
Lo dice il Censis: è di gran lunga il Paese europeo dove si muore di più sul lavoro.

Sono 918 casi in Italia in un anno. Un morto ogni 23 mila lavoratori, a fronte di 678 in Germania (un morto ogni 53 mila lavoratori), 662 in Spagna (un morto ogni 24 mila lavoratori), 593 in Francia (un morto ogni 50 mila lavoratori).
Senza contare che in Italia sono decine di migliaia gli incidenti sul lavoro non denunciati. E che sono decine, o forse più, i morti sul lavoro fatti passare per incidenti stradali o incidenti domestici.

Le città italiane, sempre secondo il Censis, sono tra le più sicure d'Europa.
Eppure il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha deciso di utilizzare i militari per pattugliare le strade.

Noi, cittadini italiani stufi di questa "strage bianca", chiediamo a Lei, ministro della Difesa, di spostare le risorse umane ed economiche impiegate per pattugliare le città perché vigilino sui cantieri e sui luoghi di lavoro. I numeri degli incidenti sul lavoro, signor Ministro,sono quelli di una guerra. Mandi, per favore, i nostri militari in una vera missione di pace.

Per aderire all'appello, mandare una mail a PeaceReporter cliccando qui

Maso Notarianni

5.8.08

Spirito di carità


Tratto da L'Arena, giovedì 31 luglio 2008 cronaca pag. 7

Intervista a mons. ZENTI, VESCOVO di Verona.

Non è l’elemosina che elimina i poveri

(...) La gente non deve impietosirsi di fronte a chi per la strada chiede l'elemosina. Spesso il povero che allunga la mano ha alle spalle dei delinquenti o comunque un mondo adulto che sfrutta le persone più indifese e di fronte alle quali è più facile commuoversi. (...) Io faccio un ragionamento dal punto di vista umano e pastorale: l'accattonaggio non è degno di un cittadino. Indipendentemente dall'azione o meno del racket, la presenza di persone costrette a chiedere l'elemosina è sinonimo di una società malata, che deve trovare i mezzi affinché un uomo o una donna non tocchi più una simile abiezione. (...) Ho sempre raccomandato alla mia gente di non dare nulla a chi chiedeva l'elemosina davanti alla chiesa proprio per scoraggiare l'accattonaggio. Invece la sollecitavo ad essere sempre attenta alle situazioni di povertà e indirizzarle alla Caritas. (...) Qui a Verona non esiste il problema della fame e di un tetto sotto il quale dormire. Le possibilità sono offerte a tutti, se poi per qualcuno è più comodo chiedere l'elemosina è un altro discorso. Ma non è dignitoso farlo né è un gesto di pietà donare qualche soldo. (...) L'immigrato non può permettersi di diventare un elemento di squilibrio della convivenza sociale. Nei riguardi di chi delinque è necessario essere determinati.

[nota mia: se capisco bene, la giustapposizione di queste due frasi vuol dire che immigrazione = delinquenza]

Io chiedo ai cattolici che mi leggono: sono queste le parole di un capo spirituale? E cosa c'è di spirituale in queste parole?
Dov'è la carità?
Non dice forse la Bibbia, di cui questo signore dovrebbe essere l'alfiere:

"Chi ha pietà del povero presta al Signore, che gli ricambierà l'opera buona" (Proverbi, 19:17)

"Se vuoi essere perfetto, va', vendi ciò che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli. " (Matteo, 19:21)

e l'elenco potrebbe continuare ancora a lungo....

4.8.08

Tira un'arietta...

Nei parchi di Novara Multe di notte se si è in tre o più
Il sindaco leghista vieta di girare in gruppo

Pd all'attacco: come la repressione fascista delle «adunate sediziose»

Stazionare sì, ma al massimo in coppia e mai di notte. A Novara è scattato il coprifuoco notturno nei parchi e giardini. Vietato fermarsi in tre o più persone, pena una multa fino a 500 euro.

Non è invenzione. Trovate il resto dell'articolo su corriere.it