19.9.08

L'età dei figuranti



MILANO - Prima ha ucciso due donne, due badanti ucraine, poi voleva andarlo a raccontare in tv. Anacleto Roncalli (...), dopo aver ucciso a coltellate l'ex moglie ucraina Nataliya e l'amica russa Alla Smirnova, e prima di decidere di costituirsi in carcere, è andato alla redazione del Tg4 cercando di farsi intervistare dal direttore Emilio Fede e raccontando di aver assassinato due donne. Ma non è riuscito nel suo intento, allontanandosi senza essere creduto. (...) Poi è entrato in un bar e, dopo aver visto in tv un servizio che parlava dell'omicidio di una delle donne, lui stesso ha detto ad alta voce di averne ammazzate due, ma anche in questo caso nessuno gli avrebbe creduto. (dal Corriere della sera. )

Come direbbe CapaRezza, Benvenuti nell'età dei figuranti!

E' inquietante. Come se dentro una persona, un oggetto, in sé non ci fosse abbastanza esistenza.
Come se la quantità di esistenza fosse proporzionale al numero delle persone che "ci credono".
Come se la sola vita vera fosse quella dei reality.

Com'è l'amore nell'età dei figuranti? e la spiritualità? La passione?

La politica, quella la vediamo benissimo!
Vorrei ancora aggiungere che forse non è un caso che l'uomo si sia presentato proprio a Rete4, mettendo la sua esistenza nelle mani del Grande Maestro Cerimoniere dell'informazione inesistente: Emilio Fede.

Agli antipodi.
PP è stato un uomo. Lui non era un figurante! Nella sua vita mai venne a patti con la necessità di essere se stesso con totale verità e totale sincerità. Era schivo, ma orgoglioso e appassionato. Pagò sempre di persona, senza sconti, fino ad essere ammazzato di botte.
Vi lascio uno stralcio tipico del suo pensiero sui mezzi di comunicazione di massa.

Non c'è dubbio (lo si vede dai risultati) che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogans mussoliniani fanno ridere: come (con dolore) l'aratro rispetto a un trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre.
(Pier Paolo Pasolini)