24.10.08

Violenza (2)


L'uomo ha sempre avuto la violenza dentro di sé.
Ci sono libri, riti, psicoterapie, film per esprimerla, per liberarla in modo non pericoloso.
Religioni, regole, leggi, per controllarla, reprimerla, placarla.
L'umanità è stata eternamente impegnata nel controllo, nella canalizzazione di questa energia.
L'uomo che non si fa dominare dagli impulsi aggressivi può creare, può elaborare sistemi estremamente complessi, trova una strada che si avvia al superamento dei limiti umani conosciuti. L'uomo può sperimentare la sensazione del superamento della propria condizione. A condizione che non sia né distruttivo né depresso.
Non sono psicologo, né sociologo, né filosofo, non sono competente, perciò la mia analisi è per forza di cose semplicistica, riduttiva... Però è una risposta. Una chiave di lettura. Una griglia per permettermi di capire. Capire Cogne ed Erba, i bimbi nei cassonetti e Pietro Maso, i campi rom devastati ed i bimbi rom mandati a chiedere la carità con le gambe spezzate, la violenza, la violenza assurda, la violenza gratuita, la violenza contro i piccoli, gli indifesi, i deboli.
E quel senso di trionfo di chi ha inflitto la violenza.

Tento solo di dare una mia risposta.
Se ci provassero tutti a dare una loro risposta?